Una breve storia che i Funghi Magici amano tanto


Mi hanno sempre affascinato le storie e credo sia così per tutti – soprattutto se sei qui a leggere questo blog e la storia riguarda temi psichedelici – perciò scrivo volentieri un breve racconto legato alla nascita dell’edizione inglese del mio secondo libro, che ha la particolarità di essere raccontata da me ma anche dal punto di vista del mio editor, Gary, che della storia è il protagonista principale!

Tutto comincia questa estate quando avevo già ricevuto la maggior parte del testo in inglese dalla mia traduttrice e le avevo inviato una trentina di pagine ancora da preparare, il lavoro era a un buon punto ed ero molto contento. Lo stesso giorno in cui spedisco il testo da tradurre ricevo l’email di un lettore americano del mio primo libro, The Magic Mushroom User’s Guide. Come sempre rispondo subito, e in questo caso gli scrivo che a breve sarebbe stato pronto anche il secondo libro che ho scritto sulla preparazione e integrazione dell’esperienza psichedelica; ero certo che gli sarebbe interessato e gli chiedevo se potevo avvisarlo appena fosse stato pronto, sicuramente nel giro di poco tempo.

Lui mi risponde molto gentilmente confermando il suo interesse e mi sorprende offrendo anche la sua disponibilità ad aiutarmi con l’editing. In teoria l’editing era stato fatto da una collega della traduttrice, però l’idea di un “secondo parere” mi piaceva, l’argomento del libro è complesso e sapevo che la traduzione era un passaggio critico; faccio una ricerca online e scopro che Gary esiste davvero (cosa non scontata in contatti online) e ha realizzato delle interviste speciali, in particolare mi piace molto che ha lavorato con Ram Dass, di cui nel libro cito un’esperienza davvero particolare. Questa bella coincidenza mi spinge ad accettare volentieri il suo aiuto, non immaginando che avremmo lavorato insieme per ben 4 mesi, accumulando molte centinaia di ore di lavoro insieme, ore soprattutto sue! Posso dire che Gary conosce l’edizione inglese molto meglio di me, come l’edizione italiana la conosce molto meglio di me la mia compagna, anche lei una editor straordinaria.

Ram Dass

In modo improvviso e completamente inaspettato mi trovo a lavorare a ritmi serrati con questo gentile, diretto e instancabile signore che vive dall’altra parte del mondo, separati da 9 ore di fuso orario ma strettamente collegati dalle comode funzionalità online dei Documenti Google, che per lavorare insieme su testi condivisi è più comodo che stare seduti uno di fianco all’altro. Abbiamo cominciato a lavorare subito dopo esserci scritti qualche email, poi un giorno abbiamo finalmente deciso di conoscerci, abbiamo organizzato una videochiamata.

Gary Yost

Ho conosciuto molte persone che parlano inglese, alcuni li capisco al 100%, altri invece hanno pronunce e accenti difficili da capire, a volte capisco solo qualche parola! Avevo timore di incontrare Gary, ci saremmo capiti? Sono stato fortunato e mi è andata bene, al punto che lo capisco meglio a voce che per iscritto! Ora lui crede che il mio inglese sia molto buono e perciò mi scrive usando espressioni o abbreviazioni come se fossi un suo vicino di casa; lui scoprirà adesso leggendomi che a volte per capirlo devo usare DeepL! 😃 

E a proposito di vicini di casa, questa storia è proprio incredibile, un giorno ho scoperto che uno dei miei eroi, tra le persone che più ammiro era stato uno dei suoi vicini!!! Si tratta di una persona rinomata ed eccezionale, che ho ripetutamente citato nel mio libro, che viveva vicino a Gary e che lui aveva intervistato ripetutamente – Stanislav Grof! Ho visto tutte le interviste e non credevo ai miei occhi, che grande fortuna. Gary è stato mandato dalla Provvidenza per aiutarmi in questo lavoro, prima Ram Dass e ora Stan Grof. Il fatto che ci fossimo trovati a lavorare insieme non era più una fortunata coincidenza, ora ero sicuro che dietro questo incontro ci fosse l’intenzione di far sì che questo libro ricevesse la migliore cura possibile prima di essere pubblicato in una lingua così diffusa in tutto il mondo.

Stanislav Grof

A volte i progetti trovano ostacoli in continuazione, altre volte invece la strada è in discesa, ed è questo il mio caso per la preparazione dell’edizione inglese. Mi sono sentito sostenuto e aiutato come raramente mi è accaduto in tutta la mia vita, sono molto grato. Con l’aiuto di Gary ho capito meglio passaggi particolarmente densi che avevo scritto personalmente!

Ora tocca a Gary raccontare il suo punto di vista, ho pensato che la miglior cosa fosse condividere le sue note per l’edizione inglese, così come sono scritte nelle prime pagine del libro: grazie amico mio!

 

Nota dell’editor per l’edizione inglese

“Mi occupo di effare l’ineffabile”. – Alan Watts

Significato dell’aggettivo ineffabile: incapace di essere espresso a parole, indescrivibile.

Come si fa a rendere l’ineffabile? Questa è la sfida principale di scrivere un libro sugli psichedelici, che per loro definizione hanno poteri soprannaturali in grado di mostrarci visioni che vanno oltre la nostra capacità di usare il linguaggio per descriverle eloquentemente.

Il mio rapporto con l’autore, DM Tripson, è iniziato durante una corrispondenza via e-mail sul suo primo libro, The Magic Mushroom User’s Guide, che ho riconosciuto essere stato scritto da una persona che si sentiva costretta a condividere generosamente le sue preziose conoscenze e a contribuire all’attuale zeitgeist sugli psichedelici. La lingua originale di quel libro era l’italiano e ho chiesto chiarimenti su alcuni dettagli che probabilmente erano andati persi nella traduzione inglese. Durante la nostra corrispondenza, ho appreso che questo secondo libro era in lavorazione e che si concentrava molto più intensamente su due aspetti importanti dei viaggi psichedelici: Preparazione e Integrazione. Le nostre discussioni hanno preso interessanti deviazioni verso gli argomenti che aveva esplorato e che mi hanno portato a curare questa edizione inglese.

Ciò che mi ha colpito più di ogni altra cosa, mentre mi godevo l’editing in questi mesi, è il tema generale di questo libro, cioè che abbiamo molti modi per essere creativi nel comunicare con il nostro inconscio, per ottenere il suo aiuto nel guidarci a diventare sempre più presenti e più svegli. È un tema ancora più universale del “semplice” utilizzo della medicina dei funghi psilocybe per scoprire aspetti di noi stessi che non potremmo mai immaginare nel nostro stato ordinario di coscienza. In effetti, questa lezione su come parlare al nostro inconscio è un modello per connettersi con la coscienza universale, che può aiutarci praticamente in tutti gli aspetti della nostra vita. Si comincia con la volontà di sfruttare il potere della creatività e di usare l’immaginazione per attingere ad aspetti di noi stessi che sono più profondi di ciò che accade alla nostra “normale” mente cosciente.

E noi andremo più in profondità. Tripson condivide le proprietà metafisiche dei funghi magici e il modo in cui possono aiutarci a esplorare i misteri più profondi nella nostra ricerca di comprensione della coscienza e del nostro posto nell’Universo.

Avete già capito che questo non è un libro scientifico su come le strutture della psilocibina e del suo metabolita attivo psilocina appartengono al gruppo degli allucinogeni triptaminici che sono correlati alla serotonina, e come la psilocina sia la molecola attiva che produce gli effetti farmacologici di un agonista selettivo dei recettori della serotonina (5-HT)? Se state cercando questo tipo di libro, forse siete nel posto sbagliato.

Ma forse siete arrivati nel posto giusto: un luogo che l’autore ha creato per condividere le tecniche che ha trovato utili per aiutare il risveglio. Ed è così che vi suggerisco di accoglierlo, come ispirazione per trovare il vostro modo di diventare più presenti. Sarete d’accordo con ogni concetto e metodo descritto in queste pagine? Io no, ma non è questo il punto… il punto è che ci viene mostrato un menù di strumenti che possiamo usare per progredire nel nostro viaggio per diventare più autenticamente noi stessi. Possiamo scegliere ciò che risuona con noi da questo menù, modificare o addirittura inventare i nostri strumenti e giocare con questo nuovo potere di parlare al nostro inconscio in modo da attivare la presenza.

Il dono della vita è un viaggio che si svolge costantemente e che è esso stesso la destinazione, senza alcun esito se non quello che un giorno lasceremo il nostro corpo. Fino ad allora ogni momento può essere un’opportunità da sfruttare per il nostro bene più elevato, oppure no. Un viaggio con i funghi psichedelici può essere lo stesso… chi si aspetta che porti a un risultato specifico non coglie il punto. Se il nostro lavoro con questi funghi “medicinali” contribuisce alla nostra crescita personale, per il nostro massimo beneficio, allora ci siamo liberati dalla tirannia del risultato.

Detto questo, per ottenere il massimo da questo libro vi consiglio di leggere prima il primo libro di Tripson, dove troverete una grande quantità di informazioni fondamentali che vi aiuteranno ad applicare la vostra creatività ai compiti descritti in questo libro: il giardino deve essere dissodato prima di poter piantare i fiori.

Questo libro è un buon esempio del proverbiale dito che indica la luna. Non importa quanto alta sia la montagna che scaliamo o quanto in alto saltiamo, non arriveremo mai a destinazione, ma possiamo circondarci di persone competenti che ci illuminano la strada. Questo libro è un’ispirazione e un invito per tutti noi a fare lo stesso.

A voi in amorevole consapevolezza,

Gary Yost
California settentrionale.
Settembre 2022

 

DM Tripson

DM Tripson ha pubblicato i suoi primi racconti a 15 anni, sicuro di diventare presto uno scrittore, ma dopo qualche decennio speso a fare tutt’altro ci aveva rinunciato. Un giorno ha scoperto i funghi magici, un incontro straordinario di quelli che ti cambiano la vita, infatti è solo con il loro aiuto che ha potuto scrivere tre libri e decine di post su questo blog!

2 thoughts on “Una breve storia che i Funghi Magici amano tanto

  1. Molto interessante, non può essere un caso che il tuo destino si sia incrociato con quello di SG 🙂

    1. Chissà, di sicuro sono riuscito a fargli arrivare il mio grandissimo GRAZIE per tutto ciò che ha fatto e scritto, lui è un dono per tutti noi! Ciao 🙂

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