Tutti conoscono i funghi, ma non tutti sanno che sono i frutti di una organismo che si nasconde alla vista, il misterioso micelio. Il micelio è costituito da una rete finissima di microtubuli diffusi nel sottosuolo e apporta sempre grandi benefici all’ambiente in cui è presente. Gli scienziati hanno scoperto che nei boschi è fondamentale per permettere il passaggio di nutrienti ma anche scambi di informazioni tra le piante, per esempio sulla presenza di pericoli come parassiti e infestanti, così che gli alberi possano preparare per tempo le opportune difese.
Esperimento con uno stampo di micelio (Ganoderma lingzhi)
Il micelio è perciò un super organismo simbionte del bosco, è la matrice da cui nascono i funghi ma è anche una rete naturale di comunicazione che alcuni esperti hanno soprannominato Wood Wide Web; se fai una ricerca online troverai tanti risultati che vale la pena di esplorare, il mondo sotterraneo del micelio è affascinante, se hai visto il documentario “Funghi Fantastici” sai cosa voglio dire.
Secondo esperimento con uno stampo di micelio (Pleurotus ostreatus)
La natura fornisce a tutte le sue creature il necessario per crescere e stare bene, io per esempio sono sempre stato colpito dal fatto che le piante producano ossigeno, che ha più le caratteristiche di un dono che di un risultato funzionale alla vita della pianta stessa, all’albero l’ossigeno non serve ma è invece indispensabile a tutta la vita che conosciamo su questo bellissimo pianeta. Credo che gli alberi siano gli esseri più altruistici e indispensabili del pianeta, è facile comprenderlo quando hai assunto qualche grammo di funghi e trascorri il tempo del viaggio in mezzo alla natura.
Che i funghi magici ci insegnino tanto è ben conosciuto a chiunque li abbia incontrati, ma invece cosa può insegnarci il micelio? L’esempio che vediamo dalle osservazioni scientifiche è chiaro, le connessioni hanno un valore il cui beneficio è esteso a tutti i componenti dell’ambiente; nel nostro caso – io che sto scrivendo e tu che stai leggendo – il grande valore di cui ci parla il micelio è la connessione tra le persone, fare rete porta beneficio a chiunque faccia parte di questo micelio ideale da cui si genera l’intera realtà sociale umana.
Io penso che la scienza sia basata sulla ricerca continua e non sui dogmi, caratteristica invece di alcune religioni, ed è in questa accezione evolutiva che la cito come punto di partenza di osservazioni che possano essere condivise da tutti. Questa scienza sana ci dice che i funghi magici sono ricchi di applicazioni benefiche per la nostra salute a livello fisico, emotivo, mentale e in moltissimi casi anche a livello spirituale. Le numerose ricerche in corso in tutto il mondo travolgeranno lo stigma che circonda le sostanze psichedeliche, sono certo che un giorno i funghi psilocybe saranno riconosciuti per quello che sono: un dono che la natura ha intenzionalmente fatto all’intera umanità. Dico intenzionale perché la natura è cosciente e intelligente, bisogna essere ciechi per non vederlo direttamente, ma purtroppo è evidente che sono ancora molti quelli che non vedono; a tutti questi moderni ciechi i funghi psilocybe potrebbero aprire gli occhi, così come fanno all’oltre 80% dei malati terminali che hanno avuto la fortuna di incontrarli, la paura della morte in tutti quei casi letteralmente svanisce perché hanno compreso la natura trascendente dell’esperienza umana sulla Terra.
Autoritratto (bozza)
La scienza è il modello più semplice, e per molti più affidabile, per mostrare la realtà sottostante a determinati fenomeni e creare comprensione, ma non è il solo, altri grandi modelli di esperienza diretta sono la contemplazione e la meditazione, l’arte, la narrativa, la storia, tutti i settori in cui l’intelletto umano può applicarsi e trovare nuove comprensioni e intuizioni.
Io scrivo di funghi magici e faccio una parte utile di formazione e informazione a beneficio di chi mi legge, e il mio contributo “miceliare” è dare visibilità a tutti quelli che stanno diffondendo conoscenza e comprensioni sui funghi magici e sul loro enorme potenziale guaritivo e di riconnessione. L’uomo moderno è sconnesso da sé stesso, da ciò che prova e dall’ambiente naturale da cui tutti proveniamo, i funghi sono qui per aiutarci a ricucire questo collegamento perduto.
Pietra Fungo Rospo Psichedelico (ceramica nera)
Alexander Main ci aiuta con le sue opere, lui è un artista dedito e devoto ai funghi magici, che ha sperimentato e assimilato la loro potenza trasformativa per dare consistenza artistica allo spirito di queste incredibili creature. Chi è Alexander lo racconta lui stesso nel suo sito, io qui invece vorrei raccontare ciò che ho visto in lui e nel suo lavoro, e perché lo reputo importante al pari di tutti quelli che lavorano direttamente coi funghi, come per esempio le cerimonie sciamaniche degli amici di Nature Temple in Olanda, le ricerche e i notevoli brevetti di Paul Stamets che è un “semplice” micologo autodidatta, il bravo divulgatore Michael Pollan con i suoi libri, la musica incredibile degli Shpongle e infine anche me stesso, dopo tre libri e un intero blog dedicati ai funghi magici credo di potermi inserire a pieno titolo in questa categoria di “innamorati dei funghi psilocybe”.
Pietra Fungo Olmeco in preghiera (pietra colata)
Alexander è un giovane berlinese, città nota per la sua grande attività artistica e creativa, la Germania ha una politica favorevole che aiuta e sostiene l’arte e la creatività giovanile, e lui è sicuramente un frutto di questo clima che favorisce la ricerca e l’espressione artistica.
Installazione di Funghi (Berlin Art Week)
L’arte spesso è l’espressione del tormento interiore dell’artista, e anche Alexander conferma questa matrice, la sua storia personale e la vita in una grande capitale occidentale ha creato le premesse perché lui potesse esplorare il suo potenziale creativo; il duro lockdown e la crisi degli scorsi anni sono stati la spinta decisiva per lanciarsi, a conferma che le crisi contengono sempre il seme per nuove opportunità.
Pietre Fungo con stampo di micelio al centro
I Funghi Magici che crea Alexander sono la riedizione moderna delle antiche Pietre Fungo Maya ritrovate in Guatemala e che risalgono anche a oltre 3.000 anni fa. Sono oggetti bellissimi, ispirati dal contatto coi funghi magici ma di fatto inaccessibili al pubblico, sono pochi e rari e perlopiù visibili in qualche museo o in mano ad alcuni collezionisti privati.
Pietre Fungo antiche
Ora questa arte è nuovamente accessibile – finalmente! – ricreata da Alexander dopo tante ricerche e sperimentazioni per ottenere un pezzo bello da vedere e da toccare.
Al lavoro nell’atelier (Berlino)
Per quasi 3 anni ha lavorato chiuso nel suo studio a Berlino con argilla, silicio, gesso, quarzo e ceramica per ricreare il colore e la consistenza desiderati, ma non solo, ogni statua contiene un pizzico di magia che non si può dire, ma che in momenti di espansione di coscienza si potrebbe percepire.
Funghi in crescita da una maschera di gesso (Pleurotus djamor)
Le idee girano il mondo in molti modi, l’arte visiva è una strada maestra per diffondere forme pensiero che poi troveranno concretezza attraverso altre discipline, come film e documentari, narrativa e saggi, musica e anche cerchi di persone sedute intorno al fuoco, la forma più antica e profonda di autentica connessione umana. Alexander sta facendo molto più di quello che sembra, i suoi bellissimi funghi diffondono spore di un pensiero che arriva dalle profondità del tempo, gli esseri umani che vivevano 3.000 anni fa nella jungla centroamericana sono vicini a noi attraverso le opere che hanno realizzato e che rivivono nei manufatti di questo giovane artista tedesco.
Visita il suo sito QUI, le occasioni per fare e farsi un regalo sono infinite.
Come dice Alexander: MUSH LOVE!
Installazione di Funghi (Berlin Art Week)
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