Funghi Magici: il Set & Setting in 10 punti essenziali


L’assunzione di funghi psicoattivi, i cosiddetti “funghi allucinogeni”, richiede la conoscenza di una serie di istruzioni molto pratiche e concrete, che se non sono rispettate possono condurre a una delle più brutte esperienze della vita.

A questo proposito leggi le avvertenze che trovi QUI, che chiariscono bene il punto essenziale della domanda che molti si fanno: i funghi allucinogeni sono pericolosi?

Un “bad trip” con gli psichedelici viene molto spesso descritto come la più brutta esperienza della vita in assoluto, basta conoscere e rispettare le poche regole che trovi di seguito per garantirti invece una delle più belle esperienze della vita, per alcuni la più bella in assoluto. La differenza tra i due estremi è considerevole, vale la pena saperne di più.

Queste regole sono sintetizzate nel cosiddetto “Set & Setting”, termine inglese la cui traduzione di significato più corretta è questa: come stai, con chi e dove. In questo articolo ti riporto gli elementi essenziali per capire che cos’è e come fare. Premesso che la sostanza che stai usando sia sicura, e i funghi psilocybe lo sono se la tua fonte è sicura, devi sapere che puoi permetterti di sbagliare la dose ma non di sbagliare il set & setting. Ti rendi conto di quanto è importante questo insieme di riferimenti già da subito dopo avere assunto la sostanza e prima ancora che inizino gli effetti. Anche solo una piccola preoccupazione sulle tue condizioni psicofisiche si ingigantirà già durante la fase di “body load” poco dopo l’assunzione.

Il body load è quella fase in cui il tuo corpo comincia a “caricare” la sostanza nel corpo, inizia quando hai assunto i funghi e finisce quando cominci a sentire l’effetto, può durare da 20 a 60 minuti circa. È l’unico momento in cui puoi sentire nausea e in generale una sensazione di fastidio fisico, che percepisci più o meno intensa in tutto il corpo, a volte come una sensazione elettrica dentro ai muscoli, altre volte come stanchezza (o le due insieme). Al body load si aggiunge l’agitazione che si prova quasi sempre per i timori e le aspettative legate all’arrivo dell’effetto, non potrai mai sapere come andrà e questo induce paura più o meno intensa. Profondi sbadigli e lacrimazione abbondante accompagnano spesso questa fase iniziale. È necessario dire che anche durante fasi successive del viaggio psichedelico si potranno provare disagi fisici, ma questi saranno più facilmente di origine emotiva che non fisiologici, come invece avviene durante il body load.

Come stai fisicamente?

Se ci pensi bene il “come stai” è fondamentale. Ti senti bene fisicamente? Come puoi pensare di affrontare un viaggio psichedelico se già in partenza non ti senti in forma? Non devi avere lo stomaco pieno, i funghi crudi non sono molto digeribili e nel tuo stomaco si appoggerebbero su quello che hai appena mangiato; questa è la promessa di un sicuro malessere che devi evitare assolutamente, perché si aggiungerebbe al “body load” e all’ansia inevitabile che segue l’assunzione. Ricorda l’importanza dello stomaco vuoto.

Stare fisicamente bene ti mette nelle migliori condizioni per affrontare l’avvio dell’esperienza, che è quasi sempre la fase più impegnativa. Stai prendendo farmaci? Hai dolori in qualche parte del corpo? In che condizioni è il tuo intestino? C’è una stretta correlazione tra il tuo intestino e il tuo stato emotivo. Sei riposato oppure sei stanco? Nella tua alimentazione c’è prevalenza di zuccheri raffinati e carboidrati? Questo ti predispone a cali energetici che potrebbero essere quantomeno sgradevoli. L’ultimo pasto prima del viaggio è stato leggero e digeribile? Fai attenzione a non mangiare crostacei e molluschi prima di assumere i funghi, tendono a rendere più difficile il rilassamento e l’entrata nell’esperienza, è come se si viaggiasse con il freno a mano tirato.

Per il resto non ci sono particolari limitazioni alimentari con i funghi, diversamente da quanto accade con l’ayahuasca che proibisce alimenti che contengano “Tiramina”.

Come stai emotivamente?

Le tue condizioni emotive sono importanti per non trovarsi in difficoltà già nei primi minuti dopo l’assunzione. Nervosismo? Arrabbiature? Quali emozioni stai vivendo in questo periodo? È comprensibile che si desideri utilizzare i funghi proprio per affrontare le questioni che ci riguardano, ma proprio perché i funghi enfatizzano quello che abbiamo dentro dobbiamo esserne consapevoli. La rabbia, per esempio, è un’energia potente, che può diventare grande lucidità mentale ma anche tensione esplosiva, ricordatelo mentre sei nella fase di entrata nell’esperienza. La paura può essere un grande ostacolo che ci impedisce di lasciarci andare, fattore essenziale in qualsiasi esperienza psichedelica, soprattutto coi funghi. Se cerchi di resistere, controllare e bloccare quello che sta salendo, è sicuro che soffrirai, in quei momenti o ti lasci andare con fiducia oppure vieni travolto. Hai assunto i funghi per fare un’esperienza interiore, perché mai dovresti resistere? L’hai voluta tu, goditela, al massimo dopo qualche ora tutto finirà, ciò che ha inizio ha sempre una fine, quindi rilassati, la migliore premessa per un bel viaggio.

Come stai mentalmente?

Se hai patologie psicologiche o psichiatriche non devi assumere funghi, a meno che tu non sia preparato e assistito da un medico competente. In assenza di patologie, i pensieri sono il terzo aspetto che devi considerare per il set & setting, il meno importante forse, infatti sono presto destinati a essere “resettati” dagli effetti della sostanza sul cervello. Nel frattempo che sale l’effetto puoi osservarli, in quei momenti è più facile vedere il collegamento che hanno con le emozioni, come si influenzano reciprocamente. Per “controllarli” vale la stessa regola degli stati ordinari di coscienza, cioè non puoi sopprimerli, è meglio portare l’attenzione altrove invece di fissarsi su quello che non vuoi pensare. Segui la respirazione, fai respiri lenti e profondi, meglio nell’addome che nella parte alta del torace, e mantieni l’attenzione sul respiro, come nella meditazione, se ti distrai ritorna al respiro. In breve tempo anche la mente sarà più tranquilla.

Il Default Mode Network del cervello

A livello neurofisiologico la psilocina ha un effetto inibitore sul Default Mode Network del cervello (c’è un minore apporto di ossigeno), che è quella parte che organizza il funzionamento delle altre parti del cervello in una direzione di normalizzazione, così come fa l’ego (con cui gli scienziati ipotizzano che il DMN corrisponda) sulle parti inconsce. La psilocina di fatto permette l’emersione di contenuti sommersi, da qui le visioni e i ricordi di cui normalmente non si ha più coscienza. In due parole la psilocina disorganizza rapidamente il normale funzionamento del cervello, basta avere pazienza e la sensazione iniziale molto disorientante passerà in fretta.

Il contesto

Abbiamo visto il fisico, l’emotivo e il mentale, la rassegna di chi siamo e come stiamo è abbastanza completa, ora tocca al mondo intorno a noi, quindi persone e ambiente. Questi hanno un’importanza spesso sottovalutata, mentre nelle fasi più intense ci si rende conto di come siano essenziali per interrompere un bad trip o meglio ancora non entrarci. L’ambiente deve soddisfare dei criteri generali, vediamoli di seguito.

Comodità

Un elemento importante è la comodità, perché tutto quello che è scomodo viene amplificato durante un viaggio psichedelico. Dalle cose più ovvie, come poter stare sdraiato o seduto in posizione confortevole, alla temperatura ambiente, infatti la percezione soggettiva è molto variabile, posso passare dal provare caldo alla sensazione di congelamento molto in fretta, per cui una temperatura ambiente confortevole è necessaria. Vestirsi a strati facili da togliere e mettere, nulla che stringa come le cinture, via le scarpe, la disponibilità di una mascherina per gli occhi è molto apprezzabile specialmente nella fase più intensa del viaggio.

Tranquillità

Un altro elemento è la tranquillità, perché qualsiasi stimolo viene anch’esso amplificato, che si tratti di rumori ambientali o di sollecitazioni da parte di persone in stato di coscienza ordinario. Evita il contatto con chi non è in un’esperienza psichedelica, a meno che non sia competente o richiesto, sitter per esempio, ma anche in questo caso non è necessario che sia sempre presente, a meno che sia richiesto o tu stia passando momenti di difficoltà. Se abiti con qualcuno che non vuoi sappia che usi sostanze psichedeliche o che “giudica male” chi ne fa uso, fai attenzione a non farlo quando non sei sicuro che non ci saranno “irruzioni” indesiderate. Questo punto è critico, anche solo sapere che potresti essere interrotto può diventare causa di pensieri paranoici, in quei momenti sarebbero molto amplificati e ti consiglio di evitare queste situazioni con molta cura.

Sicurezza

Lo spazio deve essere sicuro, attenzione alla presenza di scale o di altri elementi pericolosi, il bagno dovrebbe essere semplice da raggiungere. A proposito di bagno, in molti pensano che guardarsi allo specchio sia da evitare mentre sei nel viaggio psichedelico: in effetti è un’esperienza non facile, per molti è disturbante, se ti senti in difficoltà in quel momento dovresti evitare di guardarti allo specchio, può indurre visioni ed emozioni difficili. Se stai bene puoi farlo, ma se posso dare un suggerimento generale, evita gli specchi e non tenerli scoperti nello spazio principale dove farai il viaggio.

Le persone con te

Con chi? Questo è l’ultimo aspetto importante da tenere in considerazione. Dividi il mondo in due categorie, persone che conosci e persone che non conosci. Evita la seconda metà. Tra quelli che conosci considera solo i veri amici, o le persone che hanno già molta esperienza con le sostanze psichedeliche. Se poi i veri amici hanno esperienza, ecco che hai individuato chi potrebbe essere con te. Non fare esperienze con persone che non hai mai visto prima, specialmente se non hanno esperienza specifica con i funghi. Scoprire che sono persone problematiche mentre sei nel mezzo di un viaggio intenso renderà facilmente l’esperienza un bad o horror trip, cioè un brutto viaggio.

La musica

Nel migliore set & setting infine entra la musica. Se non hai esperienza senza dubbio ti consiglio la musica, perché ti guida e spezza eventuali momenti difficili nel momento in cui finisce un brano e ne inizia uno nuovo. Scegliere la musica adatta non è così semplice, nel mio libro un intero capitolo è dedicato a questo argomento, lì potrai approfondire, ma in genere ti sconsiglio brani cantati in una lingua che capisci, rischi di stimolare il mentale in un modo inopportuno per la fase che stai vivendo in quel momento. Se sono brani strumentali è meglio, se la voce per te è come se fosse uno strumento va benissimo, quindi seleziona prima i pezzi musicali che saranno la colonna sonora, durante il viaggio è molto probabile che non sarai in grado di farlo.

Per concludere: il miglior set & setting per l’esperienza dovrebbe includere anche altri due periodi di tempo oltre a quello dell’esperienza stessa, cioè la preparazione e la successiva integrazione. Il viaggio psichedelico inizia ben prima il momento dell’assunzione, portare la mente e le emozioni a prepararsi con sufficiente anticipo al viaggio interiore è utile, ti permette di far emergere eventuali paure o intenzioni su cui focalizzarsi. La successiva integrazione invece fissa quello che hai vissuto, perché possa esserti utile nella vita quotidiana post viaggio.

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DM Tripson

DM Tripson ha pubblicato i suoi primi racconti a 15 anni, sicuro di diventare presto uno scrittore, ma dopo qualche decennio speso a fare tutt’altro ci aveva rinunciato. Un giorno ha scoperto i funghi magici, un incontro straordinario di quelli che ti cambiano la vita, infatti è solo con il loro aiuto che ha potuto scrivere tre libri e decine di post su questo blog!

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